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Tempio di Abu Simbel
Egitto

Abu Simbel e Isambul; in arabo: أبو سنبل o أبو سمبل‎) è un sito archeologico dell'Egitto. Si trova nel governatorato di Assuan, nell'Egitto meridionale, sulla riva occidentale del Lago Nasser, circa 280 km a Sud-Ovest di Assuan per via stradale.
Il complesso archeologico del sito di Abu Simbel, in egizio Meha, è composto principalmente da due enormi templi in roccia, detti templi rupestri ricavati dal fianco della montagna dal faraone Ramses II nel XIII secolo a.C., eretti per intimidire i vicini Nubiani e per commemorare la vittoria nella battaglia di Qadeš.
Il sito archeologico fu scoperto il 22 marzo 1813 dallo svizzero Johann Ludwig Burckhardt, quasi completamente ricoperto di sabbia, e fu violato per la prima volta il 4 agosto 1817 dall'archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni. Nel 1979 è stato riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Concetto di patrimonio mondiale

Il concetto di Patrimonio mondiale da conoscere, tutelare e salvaguardare, nasce a seguito di alcuni avvenimenti che coinvolsero i templi di Abu Simbel in Egitto.
Nel 1959 il presidente egiziano Nasser, approvò i lavori per la realizzazione di una diga imponente, la diga di Aswan.
Tale realizzazione, prevedeva la formazione di un enorme bacino artificiale, questo progetto  avrebbe  “disturbato” l’area circostante, cancellando sostanzialmente numerose opere costruite dagli antichi egizi.
L’Unesco  dopo l’appello del governo egiziano e sudanese, realizzò  un programma internazionale di tutela ,ben 113 paesi si attivarono in tal senso inviando uomini, tecnologie e denaro, ovviamente per salvare l’antico monumento.
Vennero formulate tantissime ipotesi,il modo migliore fu’quello di tagliare numerare e smontare in blocchi  l’intera struttura scolpita sulla collina dove  erano eretti i templi.
Quindi ricomporre i templi 65 metri piu’ in alto e 300 metri piu’ indietro.
In conclusione, fu anche realizzata una cupola in calcestruzzo armato, per preservare la struttura stessa.

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