Lombardia

La Lombardia è una regione dell'Italia Settentrionale. Il suo capoluogo, Milano, è un centro mondiale della moda e della finanza. Il Duomo in stile gotico e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, che ospita il dipinto "L'Ultima Cena" di Leonardo da Vinci, testimoniano secoli di arte e cultura. A nord di Milano, il lago di Como è un’elegante località prealpina con uno straordinario panorama.Il territorio della Lombardia, simbolo di modernità e sviluppo, presenta bellezze naturali di grande fascino, esaltate da un patrimonio artistico-culturale di notevole valore. Grazie alle sue montagne, ai laghi, ai suoi oltre 300 musei, alle città d'arte, alle tradizioni enogastronomiche, alle possibilità di praticare sport e alla qualità dell'accoglienza riservata agli ospiti, la Lombardia attrae ogni anno nelle proprie strutture ricettive oltre 15 milioni di turisti e visitatori.

Siti Unesco

La Valcamonica custodisce uno straordinario tesoro di petroglifi preistorici, rappresentando una delle più vaste collezioni al mondo. Più di centoquaranta mila simboli e figure scolpite nella roccia nel corso di otto millenni, raffigurano una vasta gamma di temi legati all'agricoltura, alla navigazione, alla guerra e alla magia. Le incisioni rupestri della Valcamonica, accolte come il primo sito italiano nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1979, trasudano un fascino unico. Qui, l'uomo e l'ambiente hanno interagito sin dai tempi preistorici, conferendo a questa valle l'appellativo di "La Valle dei Segni".

Quest'ultima può vantare un patrimonio artistico disseminato lungo tutto il suo territorio, abbracciando le province di Bergamo e Brescia. Più di 180 località sparse in 24 comuni ospitano oltre duemila rocce istoriate. Attualmente, otto parchi offrono l'opportunità di esplorare la Valle dei Segni e la sua storia, una storia impressa nella pietra. Qui, è possibile ammirare la vita quotidiana degli abitanti delle valli, scene di culto e di danza, cacciatori, guerrieri, contadini, carri, aratri, cavalli, buoi, uccelli acquatici, capanni e torri medievali.

Il grande ciclo artistico camuno si estende dal tardo Paleolitico fino alla fine del primo millennio a.C. Tuttavia, l'incisione delle rocce ha proseguito anche dopo la conquista della valle da parte dei Romani, arrivando fino all'epoca medievale e moderna.

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I Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia sono un sito seriale inserito nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 2003. Sono un gruppo di complessi religiosi situati su pendii montuosi o collinari. Ognuno di essi è costituito da una serie di cappelle, chiese e monumenti che raffigurano episodi della vita di Cristo o di altri santi. Questi complessi sono stati costruiti tra il XVI e il XVII secolo come luoghi di pellegrinaggio e devozione.

I Sacri Monti sono caratterizzati dalla loro unicità architettonica e artistica. Le cappelle e le chiese sono decorate con affreschi, sculture, altari e altre opere d'arte realizzate da importanti artisti dell'epoca. Le rappresentazioni degli episodi biblici sono straordinarie e coinvolgono il visitatore in un percorso spirituale e contemplativo.

Tra i Sacri Monti più famosi del Piemonte ci sono il Sacro Monte di Varallo, il Sacro Monte di Oropa e il Sacro Monte di Crea. Nel Sacro Monte di Varallo, ad esempio, si possono ammirare oltre 40 cappelle che raffigurano la Passione di Cristo. Il Sacro Monte di Oropa è dedicato alla Madonna Nera ed è un importante centro di pellegrinaggio mariano. Il Sacro Monte di Crea, invece, presenta una scenografica scalinata di cappelle che portano al santuario di Santa Maria Assunta.

Nella regione della Lombardia, il Sacro Monte più celebre è il Sacro Monte di Varese, che offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sui laghi circostanti. Altri Sacri Monti lombardi includono il Sacro Monte di Orta, con cappelle dedicate a San Francesco d'Assisi, e il Sacro Monte di Ghiffa, dedicato a Santa Caterina d'Alessandria.

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Crespi d'Adda è la straordinaria storia di una vera e propria città ideale del lavoro, un piccolo feudo dove il castello del padrone era simbolo sia dell’autorità che della benevolenza, verso i lavoratori e le loro famiglie.

Crespi nasce nel pieno della rivoluzione industriale, ed è la risposta degli imprenditori illuminati di fine Ottocento ai drammi causati dalla prima, violenta industrializzazione. Crespi è una città giardino, al confine tra mondo contadino e mondo industriale.

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Nel 2017, le Mura Venete di Bergamo sono state ufficialmente riconosciute come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Queste mura non costituiscono una singola struttura, ma rappresentano un insieme di sei differenti opere difensive costruite dalla Repubblica di Venezia in varie località, tra cui l'Italia, la Croazia e il Montenegro, al fine di proteggere i confini, i porti e le rotte commerciali della Serenissima.

Durante il periodo compreso tra il XVI e il XVII secolo, la Repubblica di Venezia avviò importanti progetti di costruzione per rafforzare la difesa del suo "Stato da Terra". Dopo aver acquisito il controllo di diverse città e territori, tra cui quella di Chioggia nel 1428, la Repubblica intraprese un ambizioso programma di ampliamento del sistema difensivo per respingere le minacce provenienti da potenze rivali come Milano, Francia e Spagna. L'edificazione delle maestose mura, che ancora oggi possiamo ammirare, ebbe inizio nel 1561 e si concluse nel 1588. Per portare a termine un'opera così imponente, furono impiegati un gran numero di operai, architetti e soldati, i quali si adoperarono per proteggere il cantiere dagli attacchi nemici. Durante il processo di costruzione, fu necessario abbattere circa 250 edifici, tra cui abitazioni, cascine, laboratori e persino otto edifici religiosi, dimostrando così la determinazione della Repubblica di Venezia nel preservare la propria sicurezza e prosperità.

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La basilica e santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano, appartenente all'Ordine Domenicano e affiliata alla parrocchia di San Vittore al Corpo, rappresenta un notevole esempio di architettura rinascimentale in Lombardia. La sua tribuna, costruita tra il 1492 e il 1493 su richiesta del Duca di Milano Ludovico il Moro come mausoleo per la sua famiglia, è considerata una delle realizzazioni più famose del periodo.

Santa Maria delle Grazie è stato il secondo sito italiano, dopo le incisioni rupestri in Val Camonica, ad essere inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. È celebre anche per l'affresco del Cenacolo di Leonardo da Vinci, situato nel refettorio del convento.

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La Ferrovia Retica è un capolavoro dell'ingegneria ferroviaria: permette al celebre trenino rosso del Bernina di attraversare un impervio ambiente montano dal panorama mozzafiato. Composta da più tratte che collegano l’Italia alla Svizzera attraverso passi di montagna e bellissime vallate, ha una storia memorabile ed è entrata a far parte dell'Unesco nel 2008 per la sua spettacolare particolarità.

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Dal luglio 2008 la città Mantova, con Sabbioneta, entrambe accomunate dall'eredità lasciata dai Gonzaga che ne hanno fatto due tra i principali centri del Rinascimento italiano ed europeo, è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Data la sua importanza come capitale del prima marchesato e poi ducato di Mantova, è rappresentata tra le quattordici città nobili del Vittoriano, come simbolo di "madre nobile" e precursore della successiva monarchia sabauda e dell'unità d'Italia.

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Il sito UNESCO di Monte San Giorgio è un piccolo gruppo montuoso situato tra il Cantone Ticino in Svizzera e la provincia di Varese in Lombardia, caratterizzato da rocce mesozoiche con un ricco contenuto di fossili in eccellente stato di conservazione. La zona prende il nome dalla sua principale cima, il Monte San Giorgio, che si trova sul territorio svizzero. Di particolare interesse sono i ritrovamenti paleontologici all'interno delle rocce sedimentarie carbonatiche e marnose del Triassico Medio, che presentano almeno sei principali livelli fossiliferi con diverse associazioni faunistiche.

L'importanza paleontologica dell'area è stata riconosciuta a metà del XIX secolo, quando Antonio Stoppani ha condotto le prime ricerche e raccolte di fossili nel 1862. Nel 2003, gli affioramenti triassici in territorio svizzero sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, e nel 2010 anche il versante italiano ha ottenuto la stessa designazione, completando il riconoscimento del sito paleontologico. In oltre 150 anni di ricerca, sono stati scoperti decine di migliaia di scheletri fossili di rettili marini e pesci, inclusi numerosi esemplari rari o specifici del sito, ai quali sono stati attribuiti nomi che richiamano toponimi locali o ricercatori che hanno lavorato sul Monte.

Le principali collezioni di reperti fossili sono conservate ed esposte presso il Museo dei fossili del Monte San Giorgio a Meride, il Museo dell'istituto di paleontologia dell'Università di Zurigo e il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, che ospitano molti dei primi fossili scoperti e classificati durante le prime campagne di scavo, insieme al Museo dei fossili di Besano.

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I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)" comprende fortezze, antiche chiese e monasteri distribuiti in tutta la penisola italiana. Tra i luoghi di interesse si trovano il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli, il complesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia a Brescia, il castrum di Castelseprio-Torba, il Tempietto del Clitunno a Campello, la Basilica di San Salvatore a Spoleto, la Chiesa di Santa Sofia a Benevento e il Santuario Garganico di San Michele a Monte Sant'Angelo.

Queste strutture rappresentano il simbolo del regno longobardo in Italia e testimoniano la sintesi culturale e artistica che si verificò tra il VI e l'VIII secolo, combinando elementi della tradizione romana, la spiritualità cristiana, le influenze bizantine e i valori del mondo germanico. I Longobardi, un popolo di origine germanica convertito al cristianesimo, integrarono la loro presenza territoriale con nuovi elementi di matrice germanica. Le loro produzioni artistiche erano caratterizzate da una combinazione di continuità e innovazione, utilizzando modelli e maestranze della tradizione romano-bizantina.

Un esempio concreto di questa integrazione e sintesi fu l'utilizzo dei resti antichi, il riuso di materiali lapidei e architettonici provenienti da necropoli o edifici abbandonati, principalmente di epoca romana. I Longobardi riutilizzarono questi materiali in modo conservativo, adattandoli alla loro funzionalità, o in modo innovativo, come nel caso delle antiche lastre marmoree del Tempietto di Cividale del Friuli, utilizzate come pavimentazione del presbiterio.

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I siti palafitticoli nell'arco alpino risalgono all'età del Bronzo e all'età del Ferro, compresi tra il 4500 e il 500 a.C. Queste comunità vivevano in aree lacustri e paludose, come laghi, lagune o fiumi, e costruivano le loro abitazioni sulle palafitte per proteggersi dalle inondazioni e per facilitare la pesca e la navigazione.

I siti palafitticoli dell'arco alpino sono sparsi in diverse nazioni, tra cui Svizzera, Italia, Germania, Francia, Austria e Slovenia. Alcuni dei siti più noti includono le palafitte di Ledro e Fiavé in Italia, i siti di Mondsee e Attersee in Austria, i siti del lago di Costanza in Germania e Svizzera e i siti di Chalain e Clairvaux nel Giura francese.

Questi siti archeologici sono di grande importanza per la comprensione della vita quotidiana delle popolazioni preistoriche. Gli scavi hanno portato alla luce oggetti domestici, attrezzi per la pesca, armi, gioielli e resti organici che forniscono informazioni preziose sulla tecnologia, l'economia, la dieta e la cultura di quei tempi. Dal 2011 gli insediamenti sono inseriti nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

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